Spesso e volentieri, in modo particolare in tutte quelle località rurali, così come nei centri urbani più ridotti, capita che la rete del gas metano non sia così efficiente. Di conseguenza, serve trovare delle alternative credibili, ed ecco che il GPL è sicuramente quella principale, sia nell’ambiente della cucina che per quanto riguarda il riscaldamento.
Come si può scoprire anche sulla piattaforma https://www.agnenergia.com/, uno dei leader del settore in Italia, il GPL si può trasportare con una grande facilità in qualsiasi luogo rimanendo allo stato liquido. Lo scarico del GPL avviene all’interno di apposite bombole che, nella maggior parte dei casi, vengono riempite con una miscela composta per il 75% di butano e per il 25% di propano. Tra i sistemi usati per il trasporto di GPL troviamo anche i serbatoi, in cui, però, è molto più alta la quantità di propano, che si spinge fino al 95%.
L’utilizzo del GPL con serbatoi o bombole
Come abbiamo detto, il GPL viene utilizzato in un gran numero di contesti differenti: si parte da bombole di ridotte dimensioni fino ad arrivare a serbatoi caratterizzati da una capienza impressionante, pari a più di 1000 litri. Chiaramente, per tutte quelle utenze che presentano dei consumi importanti, i serbatoi si possono considerare una soluzione decisamente più adatta in confronto alle bombole; quest’ultimi sono molto più adatti da impiegare quando i consumi sono molto bassi.
Giusto per fare un esempio, nel momento in cui il GPL viene impiegato per il riscaldamento per condomini interi, oppure per delle villette in cui vivono diverse famiglie, o anche per usi industriali, come ad esempio il gas di processo, sarà estremamente importante provvedere all’installazione di un serbatoio con una capacità sufficiente.
Qualora una casa non fosse collegata con l’usuale rete di distribuzione del gas, non serve chiaramente preoccuparsi, dal momento che si può sempre sfruttare una bombola di GPL per provvedere all’alimentazione dei fornelli che si trovano nella propria cucina.
Cosa considerare quando di acquista una bombola di GPL
Per andare alla ricerca di bombole del gas, è sufficiente trovare uno dei tanti punti vendita specializzati. Molto importante mettere in evidenza come, spesso e volentieri, serve depositare una cauzione per le bombole, che si potrà riottenere nel momento in cui la bombola verrà restituita. Quando l’avrete portata in casa, è fondamentale collocarla in un luogo estremamente sicuro.
La capacità delle bombole che vengono utilizzate per impiego domestiche può essere notevolmente differente. Tra le versioni maggiormente diffuse troviamo quelle da 10, 15, 20 e 25 chilogrammi. È bene sottolineare, però, come ci siano anche delle bombole che possono arrivare ad una capacità fino a 62 chilogrammi.
Giusto per capire quanto possa costare una bombola, si può fare un esempio molto interessante. La versione da 10 chilogrammi ha un prezzo che varia tra 25 e 30 euro, mentre per una bombola da 15 chilogrammi, il costo è compreso tra 35 e 45 euro.
All’interno delle bombole troviamo, di solito, GPL: si tratta di una vera e propria miscela, formata da propano e butano. Sul mercato ci sono anche dei modelli che contengono solamente propano: in questo caso, sono particolarmente adatte a tutte quei luoghi di alta montagna o in cui il clima è sempre piuttosto rigido.
Infatti, il butano si caratterizza per congelarsi ad una temperatura pari a 0 gradi centigradi. Il propano, è in grado di evaporare fino a delle temperature notevolmente ridotte. In località montane, quando le temperature scendono notevolmente, il pericolo principale che corre il butano è quello di non raggiungere la forma gassosa: questo fenomeno, di fatto, non fa altro che bloccare il corretto funzionamento di tutti i vari apparecchi che sono collegati.